Il cancro alla vescica si potrebbe combattere con una immunoterapia a base di Mycobacterium bovis. Questo batterio, però, può provocare infezioni e controindicazioni di vario tipo.
L'Università di Barcellona, già un anno fa, aveva scoperto un altro micobatterio, Mycobacterium brumae, altrettanto efficace senza i rischi connessi all'utilizzo di M. bovis.
Il problema riscontrato dai ricercatori, però, era la scarsa vitalità dei nuovi micobatteri nel corpo umano, tal che la loro efficacia era molto bassa una volta raggiunta la vescica.
La sfida è quindi stata trovare modi per migliorare l'attività immunoterapica di M. brumae progettando emulsioni che possono aumentare l'omogeneità e stabilità delle soluzioni di micobatteri e quindi la loro efficacia quando introdotte nel corpo.
Dopo varie indagini, il team dell'Università di Barcellona ha scoperto che l'olio d'oliva è il miglior alleato perché conserva la vitalità dei micobatteri, evitare aggregazione e fornisce quindi le condizioni favorevoli per raggiungere la vescica.
Di tutte le possibilità analizzate, l'emulsione a base di olio d'oliva è la soluzione che ha indotto una migliore risposta immunitaria sia in vitro e in vivo con modelli murini della malattia.
Per Ester Julian, autore principale dello studio: "questi risultati evidenziano il potenziale della emulsione a base di olio d'oliva come veicolo promettente per la gestione del trattamento del cancro della vescica con micobatteri."
di T N
pubblicato il 23 giugno 2016 in Tracce > Salute
Fonte: Teatro Naturale